Battistero degli Ortodossi

Il Battistero degli Ortodossi, chiamato anche Neoniano dal nome del vescovo che lo completò, è databile al V secolo e fu voluto dal Vescovo Orso per servire l’antica cattedrale.
Venne, successivamente, denominato Battistero degli Ortodossi per distinguerlo dal battistero teodoriciano, chiamato Battistero degli Ariani.

Il battistero, di forma ottagonale, mostra all’esterno una copertura in semplice laterizio mentre all’interno si presenta come un’aula ottagonale con una straordinaria decorazione di tarsie marmoree, stucchi policromi e mosaici dai colori vividi che seguono l’articolazione architettonica.

La cupola centrale presenta una decorazione musiva articolata su tre fasce: un medaglione centrale e due anelli esterni.

Il medaglione centrale rappresenta la scena del battesimo di Gesù Cristo nelle acque del Giordano raffigurato sopra uno sfondo dorato.

Gesù è in piedi e immerso nelle acque del fiume mentre Giovanni Battista è sulla riva, vestito con il tradizionale abito di pelle di animale, ed impartisce il battesimo a Gesù, sul quale discende la colomba dello Spirito Santo.

Nella grande fascia successiva si stagliano le figure dei dodici apostoli su uno sfondo blu, intervallate da un cespo d’acanto dorato che agisce da divisore.

Il solenne corteo viene guidato da Pietro da una parte e Paolo dall’altra, raffigurati, così come gli altri apostoli, mentre reggono tra le mani (coperte) una corona.

Ognuno di loro è identificabile dal nome riportato a lato.

La fascia più esterna presenta ricche architetture illusorie che ricordano gli affreschi pompeiani.

Qui sono rappresentati altari preziosi che riportano il vangelo aperto, recinti che mostrano scorci di vegetazione paradisiaca e troni vuoti sormontati da una croce. Questi ultimi sono simbolo dell’Etimasia, ovvero della seconda venuta di Cristo.

Mappa dei monumenti UNESCO