Dal 20 novembre all’11 dicembre, la Biblioteca Classense espone le opere di Giulio Ruffini, artista tra i più capaci a dare, attraverso l’arte un volto e un’identità alla Romagna.
Quarto appuntamento, la mostra celebra il centenario della sua nascita e ne segue l’apertura, a Bologna, in Palazzo d’Accursio, e l’ultima tappa itinerante, a Rimini.
Tra le opere del Ruffini troviamo alcune interessanti proposte donate dall’artista al museo del MAR e alla Biblioteca Classense. In particolare, una selezione di opere calcografiche di quarantennale lavoro che esplorano due importanti tematiche: la figura femminile (molto presente nelle opere pittoriche e di incisione del Ruffini) e il ciclo “Scomparsa della Romagna”, dove l’artista conferisce alle immagini valori simbolici che indagano la sottile linea tra realtà e memoria.
Alcune di queste opere, poi, si trovano nella raccolta di 266 stampe calcografiche dotate al MAR dal collezionista e amico di Ruffini Paolo Zambrini. Produzioni incisorie con soluzioni alle tematiche affrontate dall’artista, libere composizione d’oggetti d’uso domestico, vedute urbane e ai “monumenti alla madre” e alla civiltà rurale.
Un’altra serie di opere calcografiche è presente alla Biblioteca Classense, donata dalla stesso artista, e soggetto a un’attenta e dettagliata digitalizzazione e catalogazione scientifica in grado di analizzare a 360° opere e visione del Ruffini.
Inoltre, in Manica Lunga sono esposte lastre calcografiche, fotografia e oggetti d’uso di rilevante interesse.
Da non dimenticare poi, il volume che sarà catalogo completo delle sue opere.
Tutto il progetto è stato ideato dall’associazione Percorsi di Mezzano, dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna e dalla famiglia dell’artista insieme a importanti istituzioni come il Comune di Ravenna e all’ Università di Bologna e nel mondo imprenditoriale e nel collezionismo. E dalla stessa Biblioteca Classense e dal MAR.
Orari: martedì a sabato ore 9-13 e 15-18.30; chiuso domenica e lunedì.